FOR PRESS

UNO SGUARDO SULLA DIOCESI DI KAUNAS

Per 25 anni – due visite dei pontefici

La diocesi di Kaunas, come tutta la Lituania, nel settembre del 1993 per la prima volta ha ricevuto la visita del Santo Padre. San Giovanni Paolo II nel suo viaggio apostolico nei paesi baltici ha visitato, incoraggiato e benedetto la Lituania,, che stava muovendo i primi passi della sua rifondata indipendenza. Alla Santaka di Kaunas il papa ha celebrato la Santa Messa, allo stadio di Darius e Girėnas si è incontrato con i giovani provenienti da tutta la Lituania, nella basilica della cattedrale si è inginocchiato per una sua preghiera privata, mentre poi in curia si è incontrato ed ha pranzato con tutti i vescovi della Lituania. Dopo 25 anni, il 23 settembre, a Kaunas, nel parco della Santaka, sulla collinetta di Giovanni Paolo II, il Santo Padre Francesco presiederà la s. Messa, in visita nei Paesi Baltici con il motto “Cristo Gesú- nostra speranza (cf. 1 Tim. 1,1)” .

Fatti e numeri

La diocesi di Kaunas fu istituita nel 1926 m., fino ad allora essendo parte della diocesi della Samogizia. Furono assegnate alla metropolia di Kaunas anche le diocesi di Telšiai, Vilkaviškis e Šiauliai. Patrono celeste della Arcidiocesi- San Giovanni Battista. Nel simbolo della arcidiocesi è raffigurato il battesimo di Gesu‘.

Dall‘11 luglio 2015 papa Francesco ha nominato a reggere la diocesi l‘arcivescovo metropolita di Kaunas Lionginas Virbalas SJ. Il 2 luglio 2018 papa Francesco ha nominato vescovo ausiliare monsignor Algirdas Jurevičius.

Per due decenni – dal 1996 al 2015 – ha retto la diocesi l‘arcivescovo, ora emerito, Sigitas Tamkevičius SJ, attivo difensorte della Chiesa e della libertà di fede negli anni della persecuzione sovietica, conosciuto nel mondo come redattore clandestino della „Cronaca della Chiesa Cattolica Lituana“, prigioniero politico. Il 13 gennaio 2014, nella sede del Parlamento della Repubbluca della Lituania, gli èstata conferita l‘onorificenza della Libertà.

Sul territorio della diocesi di Kaunas (~8.750 km²) vivono circa 425 mila abitanti, circa 33 mila fedeli ogni domenica partecipano alla santa Messa (~10 per cento dei cattolici).

Nell‘ anno 2017 sono stati battezzati 4.023 bambini e 319 adulti. Hanno fatto la Prima Comunione 3.236 bambini. Han ricevuto la Cresima – 1.786 persone. Hanno celebrato il sacramento del Mtrimonio 1.444 coppie. Sono stati sepolti 5.824 cattolici.

Nell‘ arcidiocesi operano 92 parrocchie e 13 rettorati, chiese di religiosi e non parrocchiali. Piu‘ di 120 sacerdoti, di cui venti sono religiosi (gesuiti, cappuccini, carmelitani, mariani, francescani) esercitano il ministero a servizio dei fedeli.

Quasi 200 suore appartengono a 13 congregazioni religiose, le cui case si sono costituite sul territorio dell’arcidiocesi.

Da piu‘di 150 anni il seminario diocesano di Kaunas prepara i futuri sacerdoti per l‘arcidiocesi di Kaunas e per le diocesi di Šiaulai e di Vilkaviškis.

Dal 2011 nella arcidiocesi è stato istituito il centro di formazione per i Diaconi Permanenti, in cui si preparano uomini laici. Il 24 giugno 2017 per la prima volta in Lituania sono stati ordinati cinque uomini laici sposati.

A Kaunas è aperta la facoltà di teologia cattolica dell‘Università di Vytauts il Grande. In questo centro si sviluppano studi sia sul matrimonio e sulla famiglia, sia sulla storia della Chiesa.

Nell‘arcidiocsi operano anche varie istituzioni pastorali – Caritas, i Centri per la Catechesi, per i Giovani e per la Famiglia, il centro per i Pellegrini Giovanni Paolo II, il servizio di Catechesi per Adulti. La loro opera comprende azioni caritative verso il prossimo, l‘ insegnamento della religione e la catechesi parrocchiale, la formazione cattolica per i giovani, la pastorale per i fidanzati e per le famiglie, la formazione dei pellegrini e dei volontari, autando allo stesso tempo la societa‘ a risolvere questioni di vita familiare e le difficoltà nell‘occupare e formare i giovani, stimolando l‘attenzione verso i soggetti piu‘deboli.

Nell‘ultimo decennio si notano aspetti positivi nella vita dell‘arcidiocesi – aumenta il numero e l‘impegno di giovani, di famiglie nelle parrocchie, istituzioni, organizzazioni, un atteggiamento piu‘ responsabile dei fedeli nella preparazione ai sacramenti, lo sforzo di partecipare piú attivamente alla liturgia, inserirsi nella vita comunitaria, condividere la fede, e fondamentalmente formare un legame comunitario.

Da molto tempo il legame ecumenico si salda con le Chiese cristiane presenti sul territorio dell‘arcidiocesi e con le comunità, specialmente quelle tradizionali – ortodossi, evangelici luterani ed evangelici riformati – celebrando ogni anno la Settimana di Preghiera per l‘unità dei cristiani, e allo stesso tempo con riunioni di Preghiera Ecumenica a Kaunas, a Šiluva, a Kėdainiai.

Le ferite dell‘ occupazione sovietica

Il periodo di occupazione sovietica, iniziato giá prima della seconda guerra mondiale e durato per quasi cinquant‘anni, fu caratterizzato dalla persecuzione e repressione dei fedeli, ostacolo all‘attivitá della Chiesa, e dalla diffusione della ideologia ateista. Nel tempo dell‘ occupazione sovietica toccó all‘arcidiocesi di Kaunas, come a tutta la Chiesa in Lituania, di soffrire grandi prove.

Nel 1940, dopo che l‘ armata sovietica aveva occupato la Lituania, il nuovo governo annunció la separazione della Chiesa dallo Stato. Subito dopo venne interrotto unilateralmente il concordato col Vaticano, fu ordinato al nunzio apostolico di allontanrsi immediatamente, alla Chiesa fu proibita l‘ attivitá pubblica: divieto di insegnare la religione nelle scuole, di fare catechismo ai bambini, chiuse tutte le pubblicazioni religiose, chiuse le case religiose maschili e femminili, l‘attivitá di associazioni e organizzazioni cattoliche, nazionalizzati i beni della Chiesa e delle organizzazioni cattoliche, chiuse le scuole cattoliche, gli asili, i rifugi, allontanati i cappellani dalle caserme, dalle scuole e dalle carceri. Al fine di intimidire i sacerdoti si inizió la persecuzione contro di essi.

Nel 1944, all‘ avvicinarsi dell‘ Armata Rossa, i pastori della arcidiocesi di Kaunas, l‘ arcivescovo Juozapas Skvireckas ed il vescovo Vincentas Brizgys dovettero fuggire in Occidente. Insieme a loro lasciarono l‘ arcidiocesi 73 sacerdoti. Gli anni del dopoguerra furono particolarmente difficili, Solo da Kaunas, dove lavoravano 70 sacerdoti, 50 furono mandati in esilio. I decanati furono ridotti a 6 (erano 10). Furono limitate le possibilita’di servizio pastorale, di insegnare la religione ai bambini. Inizió una repressione particolarmente attiva contro i sacerdoti. Fino all’anno 1951 58 sacerdoti dell’arcidiocesi furono arrestati e condannati. Furono chiuse le case e furono convertite in fabbriche e luoghi di altro tipo a Kaunas le chiese di: s. Francesco Saverio (gesuiti), S. Giorgio (francescani), SS.ma Trinitá (seminario), Santa Gertruda (mariani), S. Nicola (benedettini), S. Arcangelo Michele (militari) , a Kėdainai la Chiesa di S. Giuseppe ed altre chiese (in tutto 23). Chiusi i seminari di Telšiai e Vilkaviškis, in Lituania rimase aperto solo il seminario di Kaunas, ma il numero dei chierici fu progressivamente ridotto, facendo sempre ostacolo a chi voleva entrarvi.

Nell‘arcidiocesi un duro colpo subirono le comunitá religiose maschili e femminili, obbligate a trsferire la loro vita nella clandestinitá. Tuttavia in queste condizioni, nella arcidiocesi di Kaunas come in tutta la Lituania, di nascosto facevano catechismo ai bambini e agli adulti, a facevano apostolato in altro modo.

Kaunas era il centro della resistenza al governo sovietico. Qui si diffuse anche l‘ attivitá clandestina contro la persecuzione contro la Chiesa, diffondendo la „Cronaca della Chiesa Cattolica in Lituania“, e altra letteratura religiosa. A Kaunas funzionava una tipografia clandestina, si riuniva il gruppo principale clandestino degli amici dell‘ Eucaristia.

Il sorgere dell‘alba della liberta‘

Con il dissolversi dell‘Unione Sovietica, alla fine degli anni novanta del XX secolo si intensificarono i processi democratici, e aumentó la manifestazione della libertá religiosa.

Al mattino della libertá, negli anni 1988–1989, l‘arcidiocesi di Kaunas si ritrovó con l‘ esperienza di dolorose ferite, tuttavia al soffio dei primi venti di libertá furono distrutti i legami che limitavano l‘ attivitá della Chiesa, ed iniziarono la dinamica rinascita della vita e il rinnovamento delle comunitá.

Si inizió a restituire all‘arcidiocesi di Kauans, come alla Chiesa in tutta la Lituania, i beni confiscati dal governo sovietico, fu di nuovo permeso di insegnare la religione nelle scuole, si aprirono nuove possibilitá di attivitá nel campo caritativo, di evangelizzazione, culturale e di informazione.

Nell‘ arcidiocesi furono formate ed istituite nuove istituzioni ecclesiali, servizi e organnizzazioni, e con la diffusione della secolarizzazione si fecero iniziative pastorali, di evangelizzazione e di catechesi adatte ai bisogni della societá attuale., e istituzioni intra-diocesane.

 

I luoghi di pellegrinaggio piu‘ importanti

Šiluva

Il principale santuario meta di pellegrinaggi della arcidiocesi è Šiluva (cittadina della regione di Raseiniai), famosa per le apparizioni della SS.ma Vergine Maria nell‘ anno 1608.

Qui i pellegrini che si recano al luogo in cui Maria è apparsa, in cui Lei ha invitato ad onorare suo Figlio nel luogo in cui prima c‘era una chiesa, tuttavia al tempo dei riformati era stata distrutta, ed erano rimasti solo campi coltivati. Inoltre, questa apprizione fu vista anche d un non cattolico – un catechiesta riformato. Oggi Šiluva è un centro moderno di pellegrinaggi, adeguato ad accogliere i pellegrini. Nel settembre 1993 il papa s. Giovanni Paolo II ha visitato Šiluva durante la sua visita apostolica.

Šiluva giá da cinquecento anni, specialmente durante le feste con indulgenza principali della Nascita della Vergine Maria, ogni anno attrae alcune decine di migliaia di pellegrini, non solo dalla Lituania, ma anche dalle Nazioni vicine. I pellegrinaggi a Šiluva, la cui tradizione conosciuta risale al XVII secolo, nei tempi sovietici erano ostacolati in ogni modo, e gli organizzatori dei pellegrinaggi venivano perseguitati. Nonostante questo, folle di pellegrini venivano qui a pregare per la libertá della Patria. Oggi i pellegrini che vengono a Šiluva ringraziano per la libertá, pregano per la Lituania, i suoi abitanti, chiedono la guarigione fisica e spirituale per intercessione della Madre di Dio di Šiluva, Salute degli Infermi.

Nella basilica della Nativitá della SS.ma Vergine Maria si conserva il quadro, vecchio di 300 anni, della Madre di Dio di Šiluva con il Bambino, famoso per le grazie ricevute, restaurato e incoronato con le corone benedette dal Santo Padre, la cui iconografia si riconduce all’ icona della Madonna della Neve (Salus populi romani) che si trova a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore. Il luogo della apparizione di Maria è contrassegnato nella grande Cappella dell‘ Apparizione dalle pietre che, come si crede, furono toccate dai piedi della Vergine Maria.

La basilica archicattedrale di Kaunas

La basilica archicattedrale di San Pietro e Paolo di Kaunas si trova nel cuore del centro storico. Questo grande santuario è come il cuore dell‘arcidiocesi. Nella basilica cattedrale si trova la sede arcivescovile. Quella che un tempo era la chiesa parrocchiale di s. Pietro a Kaunas fu fondata dal nobile Vytautas il Grande. Era uno dei tre santuari cattolici piú importanti a Kaunas ( le altre due chiese sono quella di San Nicola e quella della Assunzione della SS.ma Vergine Maria). All‘ inizio del XVII secolo essa divenne il centro del decanato di Kaunas della diocesi di Vilnius. Il papa Leone XIII le conferí il titolo di Cattedrale (con la sede vescovile) nel 1895.

Nel 1921, in occasione del giubileo del cinquecentesimo anniversario della fondazione della diocesi della Samogizia, papa Benedetto XVI ha conferito alla cattedrale il titolo di basilica. Nel 1926, fondata la provincia ecclesiastica della Lituania, la basilica è diventata archicattedrale con la sede dell‘arcivescovo metropolita. All‘alba della rinascita civile, nel 1989, mise piede nella archicattedrale di Kaunas, primo dopo molti anni, il cardinale arcivescovo Vincentas Sladkevičius MIC.

Il 6 settembre 1993, in visita privata, il Santo padre Giovanni Paolo II fece visita alla archicattedrale. Una lapide memoriale ricorda tale visita. In un altare laterale si venera una reliquia di s. Giovanni Paolo II, reliquia che fu donata nel 2013 dall‘arcivescovo di Cracovia cardinale Stanisław Dziwisz, per lunghi anni segretario personale di Giovanni Paolo II, a ricordo del giubileo dei 600 anni della archicattedrale.

Essa è l‘unica chiesa della Lituania con caratteristiche di basilica gotica. Nella cripta dell‘archicattedrale, nella sua cappella e nel santuario sono sepolti famosi pastori Lituani.

La chiesa e il convento di Pažaislis

Il complesso della chiesa della Visitazione della SS.ma Vergine Maria a santa Elisabetta e del convento annesso di Pažaislis sono uno dei capolavori piú importanti di architettura barocca dell‘ Europa Nord-Orientale, situati presso il mare di Kaunas, sulla collina di Pažaislis.

Il fondatire del santuario, il gran cancelliere del Granducato di Lituania Kristupas Žigimantas Pacas fece venire a vivcre qui i monaci camaldolesi. Il convento fu progettato insieme dall‘ architetto italiano Giovanni Battista Frediano, e decorato con stucchi di maestri scultori della Lombardia e con affreschi del pittoe fiorentino Michele Arcangelo Palonio. Pažaislis è famosa per il quadro di autore ignoto della Madre del Bell‘Amore col Bambino, che si trova sull‘altar maggiore della chiesa.

Il convento fu liquidato al temo dell‘ occupazione militare, i monaci camaldolesi vennero trasferiti in vari conventi della regione di Mogiliovo, mentre a Pažaislis fu fondato il convento ortodosso di Uspensia. Negli anni 1917–1918 nel convento fu installato un ospedale militare per i tedeschi del Kaiser.

Nel 1921 il convento abbandonato fu affidato dal governo della Lituania ala congregazione delle suore di San Casimiro, venute da Chicago. Nel 1948 il governo sovietico ordinó alle suore di allontanarsi e il convento venne liquidato. Gli edifici del convento nel periodo sovietico furono adibiti ad archivio del governo, base per turisti, ospedale psichiatrico, e piú tardi divennero una filiale del museo statale M. K. Čiurlionio.

Nel 1992 il convento di Pažaislis venne restituito alla congregazione delle suore di Sam Casimiro. Pellegrini e fedeli vi si recano non solo dalla Lituania ma dall‘Europa per chiedere grazie e per ringraziare per quelle ricevute.

La basilica della Risurrezione di Cristo

Nel XX secolo, nel periodo dello Stato Indipendente tra le due guerre, nell‘anno 1926 per iniziativa del vescovo metropolita di Kaunas Juozapas Skvireckas, fu stabilito di edificare una chiesa – simbolo della risurrezione della Lituania, come ringrazimento all‘Altissimo per l‘ottenuta libertá. Nella primavera del 1940 la grande costruzione della chiesa era quasi ultimata. La prima occupazione sovietica interruppe i lavori. Il governo sovietico nazionalizzó la chiesa e la convertí in fabbrica di Radio. Con il riottenimento della indipendenza furono ripresi i lavori di costruzione del santuario, cancellando le ferite sovietiche alla chiesa. La prima s. Messa nella chiesa circondata da impalcature fu celebrata nel 1997. La dedicazione solenne della chiesa avvenne nel 2004. Nel 2015 papa Francesco le conferí il titolo di basilica.

 

Persone di spicco

Beato Jurgis MATULAITIS (1871–1927)

 Beato Jurgis MATULAITIS (1871–1927) Il primo dicembre 1918 nella cattedrale di Kaunas fu consacrato vescovo con l‘incarico di guidare la diocesi di Vilnius. Negli ultimi anni della sua vita il beato arcivescovo Jurgis Matulaitis MIC visse e lavoró a Kaunas e qui preparó il progetto delle province ecclesiastiche della Lituania. Contribuí in modo particolare a migliorare i rapporti con la Santa Sede, fece molto in preparazione del concordato.

Beato Teofilius MATULIONIS (1873–1962)

 Beato Teofilius MATULIONIS (1873–1962) Il vwscovo Teofilius Matulionis, tornato dalla Russia, dal 1936 al 1943, quando fu nominato vescovo di Kaišiadoris, fu di aiuto all‘arcivescovo J. Skvireckas nella cura pastorale dell‘arcidiocesi. Fu nominato rettore della chiesa di san Nicola (benedettini) e cappellano delle suore benedettine. Qui inizió la pratica della adorazione perpetua al SS.mo Sacramento. Fu nominato cappellano principale dei militari della Lituania. Vivendo a Kaunas, continuó a prendersi cura delle missioni in Russia.
 

Le Serve di Dio Adelė DIRSYTĖ (1909–1955) ed Elena SPIRGEVIČIŪTĖ (1924–1944)

 Adele DIRSYTĖ (1909–1955) Nell‘anno 2000 si sono aperte nell‘arcidiocesi di Kaunas le loro cause di beatificazione.

Adelė Dirsytė fu una laica cattolica, insegnante, membro dell‘associazione degli Ateitininkai, esiliata, autrice del libretto di preghiere, conosciuto nel mondo, dei prigionieri in Siberia, dal titolo „Maria, salvaci“. Fu uccisa o morí nella regione di Chabarovsko durante il viaggio di ritorno in Lituania dal lager. Fino ad oggi non sono note né le circostanze dlla morte, né il luogo della sepoltura. Premiata con il quarto grado dell‘ordine della Croce di Vytis (nel 1999, dopo la morte).

 Elena SPIRGEVIČIŪTĖ (1924–1944) Elena Spirgevičiūtė fu una laica cattolica, testimone della fede, appartenente agli scuot, morí difendendo la sua castitá e offrendo la sua vita per la fede, l‘onore e la virtú.

In occasione del grande Giubileo della cristianitá entrambe sono state scritte nel martirologio della Chiesa catolica del XX secolo, insieme a 30 mila nuovi martiri della fede nel mondo e a 114 martiri nella Lituania.

Altri testimoni della fede del XX secolo

Il 7 maggio del 2000, al colosseo di Roma, sono stati proclamati solennemente nuovi martiri, tra essi sono stati scritti nel martirologio della Chiesa anche questi trestimoni della fede dell‘arcidiocesi di Kaunas:

  • Benediktas Andruška (1884–1951), sacerdote gesuita, morto in prigione in Siberia;
  • Baltramiejus Auglys (1869–1932), laico, custode della chiesa, ucciso in Russia;
  • Petras Auglys (1861–1937), sacerdote, fucilato a Minsk nel carcere NKVD;
  • Jonas Burneika (1901–1956), sacerdote, morto in prigione in Siberia;
  • Severinas Buteikis (1911–1942), sacerdote, morto nel 1941 in carcere a Kaunas per le torture subite in prigione;
  • Pranas Dovydaitis (1886–1942), laico, dottore in filosofia, professore, attivo nella societá, morto nel carcere di Sverdlovsko;
  • Virgilijus Jaugelis (1948–1980), sacerdote, imprigionato nel lager di Pravieniškies per la diffusione della fede;
  • Petras Kairys (1884–1937), laico, organista, fucilato in Russia;
  • Petras Paulaitis (1904–1986), laico, insegnate, imprigionato per 30 anni per la sua attivitá patriottica e religiosa;
  • Juozapas Usonis (1867–?), sacerdote, fucilato a Minsk prima della seconda guerra mondiale;
  • Boleslavas Vėgėlė (1880–1941), sacerdote, dopo le torture ucciso dagli NKVD non lontano da Skaruliai;
  • Pranciškus Vitkevičius (1877–1941), sacerdote, fucilato dagli NKVD non lontano da Skaruliai. 
     
Arcivescovo Juozapas SKVIRECKAS (1873–1959)

 Arcivescovo  Juozapas SKVIRECKAS (1873–1959) Quando fu formata la provincia ecclesiastica, il 05 04 1926 papa Pio XI nominó Juozapas Skvireckas arcivescovo metropolita di Kaunas.

Negli anni 1926–1944 egli resse l‘arcidiocesi di Kaunas. Per le sue cure furono costruite non poche chiese a Kaunas e nella provincia, il seminario ecclesiastico fu allargato ad essere inter-diocesano, e altro. Un suo grande lavoro – la traduzione della Sacra Scrittura (Antico e Nuovo Testamento) in lingua Lituana. Dal 1944 come ordinario impedito, non poté proseguire il suo incarico di pastore in Lituania.

Prelato Stanislovas JOKŪBAUSKIS (1944–1947)

 Prelato Stanislovas JOKŪBAUSKIS (1880–1947)Nel 1944, quando lasciarono la Lituania l‘arcivescovo di Kaunas e il suo ausiliare, toccó al prelato Stanislovas Jokūbauskas di reggere l‘arcidiocesi. Egli continuó in questo incarico fino alla sua morte avvenuta nel 1947. Nel 1999 a Gerusalemme gli fu conferito il nome di Giusto tra le Nazioni, per aver salvato bambini ebrei del ghetto di Vilijampolė durante la seconda guerra mondiale. Nel 2002 é stata inaugurata una stele memoriale presso la basilica archicattedrale di Kaunas.

 

Cardinale Vincentas SLADKEVIČIUS (1920–2000)

 Cardinale  Vincentas SLADKEVIČIUS (1920–2000)Il 14 novembre 1957 fu nominato vescovo da papa Pio XII con il titolo di Abora e assegnato alla sede di vescovo ausiliare di Kaišiadoris sedi datus. Il 25 dicembre 1957 nella casa parrocchiale di Birštonai il vescovo di Kaišiadoris Teofilius Matulionis in segreto consacró vescovo Vincentas Sladkevičius. Il governo sovietico non gli permise di asssumere la carica di vescovo. Nel 1959 fu esiliato a Nemunėlio Radviliškis (regione di Biržiai.), dove visse fino al 1976. Dal 1976 al 1982 il governo civile lo trasferí a vivere a Pabiržėi. Il 15 giugno 1982 il vescovo Vincentas Sladkevičius alla fine divenne amministratore apostolico della diocesi di Kaišiadoris. Negli anni 1988–1993 fu il primate della Conferenza dei Vescovi della Lituania. Il 28 luglio del 1988 papa Giovanni Paolo II lo elevó al titolo di cardinale. Nel 1989 fu nominato arcivescovo di Kaunas. Mantenne questa carica fino al 1995. Morí il 28 maggio 2000. Fu sepolto nella basilica archicattedrale di Kaunas. Nel 1993 gli venne conferita la cittadinanza onoraria della cittá di Kaunas.

Traduzione in lingua italiana a cura di d. Massimo Bianco sdb
Redazione: Kauno arkivyskupijos Informacijos tarnyba